Viene dall' American Journal of Clinical Nutrition che pubblica uno studio del team di Eric Stice teso a dimostrare la tesi che ci fosse una correlazione neurale legata al piacere e l'assunzione di cibi con maggior energia glucolitica, zuccherati, negli adolescenti sani.
Lo studio ha coinvolto 155 individui di età media 15.9 anni con scarto massimo di 1.1 anni, sono stati sottoposti a risonanza magnetica durante il consumo di cibo più e meno appetibile.
Il risultato è che con l'apporto di cibo con alta energia glucolitica vengono attivate le aree del cervello relative all'attenzione, al gusto e la regione che attiene alla ricompensa, indizi che fanno pensare agli scienziati che vengano attivati meccanismi che portano l'eccesso di alimentazione.
Afferma il dottor Skice in una nota:
'Abbiamo condotto molte ricerche sulla prevenzione dell'obesità e il concetto ormai chiarito da molti studi, non solo da questo, è che più mangi zucchero, più ne vuoi consumare sempre di più, come fosse una droga, per la capacità di attivare i centri neurali del piacere e di indurci alle abbuffate lo zucchero fa un lavoro di gran lunga migliore dei grassi!
Questo a conferma di quanto affermato più volte in questo blog, le energie del glucosio in tutte le loro forme a partire dai carboidrati di pasta riso e farine varie, passando per le patate ed arrivando al puro zucchero dopano il nostro cervello, che, preso dalla smania di onnipotenza, avvilisce il corpo a mera casa dell'anima.