Si parla spesso di maratona, ultramaratona e lunghe distanze varie, da percorrere correndo;
La domanda che mi pongo è se l'uomo sia evoluto per questo tipo di esercizio.Tralasciando le disquisizioni in proposito ai limiti imposti dagli apparati scheletrico e muscolo_tendineo, che difficilmente porterebbero ad una conclusione coerente, vorrei focalizzare l'attenzione sul ciclo del glucosio.
L'uomo conserva una quantità di glicogeno di circa 500g, questa riserva è sufficiente per un autonomia di movimento ad alta intensità, come la corsa, per circa una ora e mezza.
Vero è che il corpo allenato aumenta le riserve di glicogeno e perfeziona la raffinazione dei grassi, entrambi i miglioramenti non hanno comunque consistenza sufficiente da permetterci sessioni di movimento di durata molto superiore.
Il consiglio degli esperti in questi casi è una dieta ricca di zuccheri, sotto forma di carboidrati, nei giorni antecedenti la lunga e, se questo non fosse sufficiente integrare con glucosio pronto durante la sessione.
Se partiamo dal presupposto che il rispetto di ciò che l'uomo è stato per milioni di anni della sua storia sia fondamentale per quello che si definisce wellness, allora prolungare oltre questi termini l'allenamento significa uscire da ciò che la natura insegna.
Allenamenti brevi ma costanti, come una decina di chilometri di corsa naturale ogni 48 ore, con moderata addizione di glucosio in tutte le sue forme, saranno probabilmente i migliori guardiani per ossa, tendini e giunture, oltre che migliorare esponenzialmente il vostro sistema cardiovascolare.
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